Carissimi amici,

Pasqua più che mai triste, imprevista, inimmaginabile.

Il primo pensiero è dedicato a chi stà soffrendo questa tristissima situazione dalla quale speriamo di uscire quanto prima.

L’impegno di tutti farà si che questo “tempo sospeso” scorra via veloce e consenta quanto prima di riprendere la quotidianità alla quale eravamo abituati, quotidianità che per quanto scontata a volte frenetica ora manca come il pane, come l’aria.

Così come mancano le nostre attività sociali.

Coltiviamo comunque una certezza: la montagna è la, saprà aspettarci immobile e immutabile, sempre pronta ad ospitarci, a offrirci panorami e luoghi ai quali ci ha abituato, ai quali ci siamo abituati.

Per fortuna arriva Pasqua e questa dovrà essere proprio la Pasqua della rinascita e della ripartenza.

La voglia di ricominciare è tanta, aimè dobbiamo ancora rimandare, ma verrà il momento in cui torneremo a frequentare sentieri e rifugi… verrà il momento.

Per ora non mi resta che augurare una serena Pasqua a tutti voi e ai vostri cari.

Arrivederci, il prima possibile, a tutti.

Il Presidente

Ezio Damasconi

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