Consigli utili

 

 

Equipaggiamento per escursioni di uno o più giorni:

 

Lo zaino di capacità media, meglio se in condura o nylon con patella superiore munita di tasca per oggetti di pronto utilizzo e cinghiette portapiccozza. Sarebbe buona cosa foderarne l’interno con un sacco di quelli usati per l’immondizia; rende perfettamente impermeabile il contenuto, molto più di qualsiasi mantella.
Scarponi in pelle, gore-tex o altro materiale impermeabile con suola in vibram, scafi di plastica per ghiacciaio.
L’abbigliamento deve essere improntato a cipolla:
L’intimo in cotone che assorbe il sudore (transtex-capilene) con ricambi,
Camicia in lana,
Maglione in lana molto fitta (pile-polartek),
Pantaloni lunghi in lana o elasticizzati in fibre sintetiche,
Calzettoni in lana misto cotone o tessuto in spugna lunghi fino al ginocchio,
Berretto in lana che protegge dal freddo,
Guanti in lana (battuta con ricambio per escursioni su ghiacciaio),
Giacca a vento in gore-tex o simili che permettano una buona traspirazione e sia possibilmente impermeabile e una mantella leggera,
Farmaci di base per pronto soccorso (contro il mal di testa, disinfettante o salviette umidificate, crema solare, cotone, cerotti, collirio, bende di garza),
Il cerotto non medicato può anche evitarvi l’insorgere di vesciche sui piedi, basta metterlo prima di partire, sui punti critici,
Molto utile un giornale (quotidiano, non a carta lucida) pesa poco ed ha tantissimi impieghi, da isolante e assorbente d’emergenza in caso di piedi o scarpe fradici (si avvolge sui piedi e s’infila nelle scarpe), a combustibile per fuoco d’emergenza (facendo molta attenzione).
Borraccia o thermos con almeno un litro di capacità,
Lampada frontale o pila,
Occhiali (indispensabili per ghiacciaio),
Sacco lenzuolo obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi,
Ghette in nylon, condura o gore-tex alte fino al ginocchio con chiusura laterale e fissaggio allo scarpone.
In caso di incidente:
Per chiedere aiuto ci sono poche norme da ricordare e semplici gesti da eseguire:
Fare sei volte in un minuto un segnale a intervalli regolari (ogni 10 secondi). Lasciare un minuto di pausa e ripetere l’operazione. Allo scopo si possono lanciare grida, fischi o, meglio usare un fischietto (è sempre maglio averne uno nello zaino).
Gli stessi segnali di cui sopra si possono fare anche con uno specchietto o una torcia elettrica.
Chi riceve una richiesta di soccorso risponde facendo un segnale acustico o visivo tre volte al minuto (ogni 20 secondi).
Quando ci si trova in una posizione ben visibile, si possono fare segnalazioni con le braccia di uso internazionale (utili soprattutto per comunicare con l’elicottero):
Entrambe le braccia alzate verso il cielo = occorre aiuto
Un braccio verso il cielo e l’altro verso terra posti in modo simmetrico = non occorre aiuto
In ogni località di montagna c’è un posto di chiamata del soccorso alpino, è opportuno segnarlo prima della partenza di ogni escursione per ogni eventualità.
Contro la pioggia il miglior consiglio è sempre un buon ombrello, seguendo l’esempio dei montanari, mantelle e simili non sono mai altrettanto efficaci.
Il fattore meteorologico è un elemento fondamentale da conoscere al fine di evitare brutte sorprese, talvolta con conseguenze drammatiche. Conoscere prima della partenza l’evoluzione delle condizioni meteorologiche è molto importante.
Esistono molti siti internet cui far riferimento, qui ne proponiamo alcuni:

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